Franco D'Andrea Piano Trio, Trio Music vol.II

 

 

Franco D'Andrea Piano Trio

Trio Music Vol. II

Parco della Musica Records 2016

La personale visione della Musica da parte di Franco D’Andrea nasce da una cultura immensa e dalla convinzione che (quasi) tutto sia possibile, quando si tratti di jazz.

 

Se le sue Blue Notes siano più di Ragione o più d’Emozione è quesito che vogliamo porci di fronte ad una performance nella quale ogni Contrario trova il suo Destino nelle immagini complesse per coloritura, ideazione formale ed eclettismo compositivo. Il doppio cd sembra privilegiare i toni di una Lectio Magistralis a proposito del Novecento tutto, percorrendo e variando i disegni ed i filtri intellettuali di Thelonious Monk (non a caso l’incipit dell’incisione reca il titolo di “T.M.”), le scene rumoristiche del Tardo Classico (“Anni Venti”), le aspirazioni dodecafoniche verso un “ecumenismo musicale” già tracciato tanto da Schönberg quanto da Paul Bley (“Cherries”).

Il respiro liberatorio dell’interplay con due ottimi strumentisti quali Aldo Mella e Zeno De Rossi  elude ogni assillo “filantropico” del “Moderno a tutti i costi” e viaggia libero in un’atmosfera cameristica, naturalmente esterna ad ogni concezione rigida delle Formule e, per audacia dell’intelligenza, evita Minimalismo, Misticismo e Pragmatismo, poiché il Maestro è da sempre ricercatore di nuove possibilità espressive nell’ambito di un jazz polisemico che sia memore di Parker quanto di Coltrane, di Ellington quanto di Gershwin.

Angolose asprezze e irregolarità contrastanti sono segni di una fuga dalla tentazione di essere eccessivamente accondiscendenti verso soluzioni troppo rapide, troppo rigorose e troppo fragorose, come negli accenti delle sinuose melodie di “Rag and Blues” e ”Some More March”, che lasciano intendere quanto le 19 pièces originali siano intese quali turbinante Movimento lontano dai soliti rimandi temporali e, nelle ampie aperture cromatiche, dalle usuali rugosità linguistiche di certa Avanguardia narcisistica ed egocentrica.

Trasparenze intime, visioni oblique dense di Pathos e di arie luminose: un vero “esame di coscienza” alla luce del “calibrato suonar di note”.    

Fabrizio Ciccarelli

Franco D’Andrea-piano

Aldo Mella-double bass

Zeno De Rossi- drums

 

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