Rachele Colombo/Miranda Cortes, 'NDAR

RACHELE COLOMBO-MIRANDA CORTES

‘NDAR

Freecom 2016

Il duo Rachele Colombo-Miranda Cortes vive le Storie del nostro rigoglioso Mediterraneo con la spontanea espressività del cuore, con la passione di chi ha compreso a fondo che il ruolo del musicista non è solo un concetto quanto il “volto offerto a pensieri nuovi” che fluttua nella complessità delle emozioni.

 

E, certamente, di emozioni le due artiste ne donano molte, cantando avventure di note poliglotte, narrando avventure di vita che appartengono tanto all’Oggi quanto al Passato, spesso nella sintassi di una Koinè transbalcanica giunta nei profili ombrosi dell’Alto Adriatico con un Kletzmer finemente arabescato nei delicati cromatismi dàlmati e veneziani. C’è Storia di misteri profondi e tradizioni ancestrali nel contatto  con la natura culturale d’un’Europa rinascimentale che si fonde tanto con antiche suggestioni trobadoriche quanto con evocazioni tanguere ed ambientazioni World in cui si alternano modi poetici contemporanei e luci leggere di parole perdute nella nebbia del Tempo: “Come la vela della barca/che si straccia per il vento” (“Paròn perdido”). C’è Storia di amori struggenti nei recitativi in Greco (“Mediterraneus”) ed in Veneto (“Vèstime”) poi agitati nel mesto Carnascialesco del sedicesimo secolo dal genio bizzarro di Angelo Beolco detto il Ruzante (“Ruzante tornato dalla guerra”), nell’appassionato assorto notturno di “Marcelle B.” , nelle strutture amabilmente trasgressive del jazz etnico di “Allo sbando”, nelle inquiete e belle declinazioni esistenzialiste da “chansonnier” de “L’oubli et le papillon”.

Melodie intense e tenui dipinti d’ambiente in testi che ben vivrebbero anche senza note, un’indagine linguistica (e fonetica) di grande finezza, movimenti musicali improntati ad una tensione multiculturale in giorni nei quali troppo spesso si dimentica la ricerca della Bellezza nel suo Naturale Anarchico mai accademico, che fa della Musica l’Arte più sorprendente.

E’ il Pathos “che sveglia i ricordi ed i sorrisi” :

Voria ‘ndar dove el tempo se perde

Voria ‘ndar l’eco risponde

Voria ‘ndar bove va il profumo di un fior

Svejar i ricordi incantai dal dolor

Tra le lacrime d’un sorriso

Ritornar a zogar

Con na voja mata de  gnente

Saludar ea me zente

In un soffio partir

….in un soffio…ffff

(passim, “Voria ‘ndar”)

Fabrizio Ciccarelli

R.Colombo: canto, chitarra classica, elettrica, battente, bendir, darbuka, tamburello, djiembè, rikk, udu drum, shakers, suoni campionati

M.Cortes: canto, fisarmonica

 

    

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