javier girotto.natalio magalavite-estandars

Javier Girotto & Natalio Mangalavite  

Estàndars

Abeat 2017        

 

Non bastano la perizia tecnica e l’originalità degli arrangiamenti a far di un disco una tessitura d’emozioni sulla quale riflettere circa la bravura che due musicisti come Girotto e Mangalavite possono esibire in un repertorio per loro naturale, riletto nell’ambito della nobilissima musica argentina con tessiture jazzistiche e, in modo più ampio, secondo nuances del tutto contemporanee.

Ci vuole, senza dubbio, qualcosa in più: ci vuole Immaginazione, ci vuole Commozione, ci vuole Originalità e, soprattutto, Amore per la Musica d’Autore coniugata nella sensibilità dell’interplay, del saper suonare assieme, del condividere, più che Forme razionali, Sensazioni e Cultura. 

Un album come “Estàndards”- significativa la dizione ispanica per il concetto tutto jazzistico di Standard, tema noto e divenuto classico -  vorrebbe la propria Varietas esposta dal vivo; ed in effetti si ha l’impressione che il clima della registrazione sia da “live in studio”, proprio per non togliere alla performance la naturalezza del loro incontro e la suggestione essenziale dell’interagire in Duo, come nella lirica crepuscolare  de “La cartas de amor que se queman”, nella struggente Poesia della stupenda “Alfonsina y el mar” nata dal “nativismo argentino” di Ariel Ramírez e dei versi di Félix Luna, nel tango squisito e geniale di Carlos Gardel in “Sus ojos se cerraron”, nella fluttuante armonia intimista di “Mujer Niña y Amiga” e nell’andamento sincopato (elegante quanto eccentrico e personale) del capolavoro di Armando Trovajoli “Roma nun fa’ la stupida stasera”, legante di un’elevata concezione della Musica come forma più completa di testimonianza di un repertorio estroso e sofisticato come quello respirato da sempre nella città di Girotto e Mangalavite, la Córdoba ai piedi della Sierras Chicas sulle rive del fiume Primero, crocevia di vite artistiche di grande spessore (come per gli scrittori Rosalba Campra, Abel Posse e Juan Filloy).

Nell’atto musicale del ricordo delle Origini e nelle situazioni diverse che le Blue Notes offrono sempre e comunque, un itinerario autobiografico, un sussulto di Passione interpretativa amabile e garbata, varianti improvvisative calde e impressionistiche: Segno di quanto la Maestria non sia mai mera funzione tecnica bensì Approccio alla Vita, al Progetto di un Futuro sempre tutto da comporre.

Fabrizio Ciccarelli

Javier Girotto : soprano sax

Natalio Mangalavite : piano, voice

 

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