Le Parole della Musica
Mina: Se telefonando
Le Parole della Musica
Mina: Se telefonando
Le Parole della Musica
Oh, che sarà, che sarà/ che vanno sospirando nelle alcove /che vanno sussurrando in versi e strofe/ che vanno combinando in fondo al buio / che gira nelle teste nelle parole…
Fiorella Mannoia e Pino Daniele, dal vivo.
Le Parole della Musica
Paolo Conte: Via con me
Via via
Vieni via di qui
Niente più ti lega a questi luoghi
Neanche questi fiori azzurri
Le Parole della Musica
Almeno tu nell'universo
Sai, la gente è strana /Prima si odia e poi si ama /Cambia idea improvvisamente
Prima la verità poi mentirà lui /Senza serietà /Come fosse niente.
Scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972 e pubblicata solo nel 1989, Mia Martini la presentò al Festival di Sanremo nel 1989. E fu un giusto successo, dopo la nota ed idiota messa al bando di Mimì da parte del mondo dello spettacolo.
Le Parole della Musica
Chet Baker: Arrivederci
Arrivederci
dammi la mano e sorridimi
senza piangere…
Anch’io come tanti negli anni 70 sentivo di Chet Baker che girava fra i locali di Roma, quelle cantine anguste dei palazzi storici di Lungotevere o quei piani bassi vicini a Piazza Navona e dintorni.
Le parole della Musica
La costruzione di un amore
E intanto guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dietro all'orizzonte
ci fosse ancora cielo.
Ivano Fossati, 1978. La prima interprete fu Mia Martini, nel tempo in cui era iniziata la loro tormentata storia d’amore. Fossati la registrò in studio nel 1981 per “Panama e dintorni” e la incise nuovamente con un arrangiamento diverso nel 1988 per “La Pianta del tè”.
Le Parole della Musica
La canzone dell'amore perduto
Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
Fabrizio De Andrè 1966, in un 45 giri insieme a “La ballata dell’amore cieco (o della vanità)” e tre anni più tardi, nel 1969, nell’ Lp “Nuvole barocche”, nel quale non indicò, per la stesura del pentagramma, l’anima ispiratrice dell’ Adagio del "Concerto in Re maggiore per tromba, archi e continuo" di Georg Philipp Telemann, compositore e organista tedesco legato da profonda amicizia a Bach e Händel, gentiluomo di corte dalla straordinaria creatività, dallo Stile Galante (l’ Empfindsamer Stil) sino alla composta irrequietezza di un suo orginale Neoclassicismo.
Le Parole della Musica
Ma Dio era morto per davvero?
“Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente”.
Guccini scrisse tanto tempo fa questi versi. Francesco Guccini fu una scoperta, e che scoperta…