lomanto,boo,bastos:festa in casa de moraes

CarloLomanto, Simona Boo, Robertinho Bastos

Festa in casa De Moraes

Sound Live Records © Wakepress 2016

Nel corso della sua lunga esistenza artistica Vinicius De Moraes ha impreziosito il repertorio brasiliano con canzoni indimenticabili che, a tutta ragione, fanno e faranno sempre parte della Musica del Novecento.

 

“Festa in casa De Moraes” è davvero il titolo giusto per un album che, con grande gioia, rende omaggio al Maestro, alle sue emozioni, al suo modo così particolare d’interpretare, fra Copacabana e Ipanema,  la poesia  della “saudade”, del “carinho”, della “tristeza”, della “felicidade”, della “maravilha”, tanto più perché inciso dal vivo come a Vinicius sarebbe piaciuto, proprio a lui che dal vivo ha dato sempre qualcosa in più rispetto all’incisione in studio, come sa chi, come il sottoscritto, più volte ha assistito alle sue magnifiche performance.

Un punto in più per i Nostri, che assimilano dalla quella spontaneità tutta carioca giusta verve per correre fra i molteplici colori vocali e strumentali: dalla lieve ”Samba delle benedizioni”(ricordando la partitura chitarristica di Baden Powell) alla crepuscolare “A felicidade” (nell’aplomb bossa di Tom Jobim), dalla sorridente “La voglia, la pazzia” (nel gentile accompagnamento di Toquinho…ma chi non ricorda il disco del 1976 con Ornella Vanoni?) alla struggente bellezza di “Io so che ti amerò”, dal “Sonetto dell’amore totale” tradotto con sublime finezza da Giuseppe Ungaretti *allo scultoreo lirismo di “So danço samba” in cui il sax tenore di Giulio Martino e le percussioni di Robertinho Bastos muovono morbide flessioni per la sensualità vocale di Simona Boo , altrove in duetto con un Carlo Lomanto al meglio delle sue intuizioni canore in un’atmosfera resa preziosa dalla fisarmonica di Rocco Zaccagnino (che qualcosa di nordestino dona al tutto),  dal flauto traverso di Francesca Masciandaro (che idealmente fanno correre al jazz samba degli anni 60:  Stan Getz e Charlie Byrd, per chi ricorda)e dalla lettura recitativa “entre les notes de musique”  di Paolo Cresta .

Trovare i giusti termini estetici per concludere un evento come questo facile non è semplice: può riuscire a far ancora sognare e meditare l’elegia di “Samba in Preludio” e, soprattutto  “Samba per Vinicius”, per quelle scanzonate e delicatissime strofe che Toquinho dedicò al suo “Poeta, poetinha  vagabundo”, che tutti amiamo, come lui avrebbe voluto, anche senza un logico perché

Fabrizio Ciccarelli

Carlo Lomanto: Voce, Chitarra, Ideazione e Arrangiamenti

Simona Boo: Voce(alias  Simona Coppola)

Robertinho Bastos: Percussioni

Ospiti:

Paolo Cresta: Letture

Francesca Masciandaro: Flauti

Giulio Martino: Sax Tenore

Rocco Zaccagnino: Fisarmonica e Accordina

Registrato dal vivo con il pubblico allo Splash Recording Studio il 4 e 5 maggio 2016

 

  1. Samba delle benedizioni 2:44
  2. A Felicitade 3:30
  3. 3.La voglia la pazzia (feat. Francesca Masciandaro) 3:28
  4. 4.Io so che ti amerò (feat. Paolo Cresta) [Assenza] 4:59
  5. Chega de Saudade (feat. Francesca Masciandaro) 3:37
  6. Samba della rosa (feat. Rocco Zaccagnino) 4:16
  7. Sonetto dell'amore totale (feat. Paolo Cresta) 1:34
  8. Se Todos Fossem Iguais a Vocé (feat. Rocco Zaccagnino) 4:34
  9. Agua de Beber (feat. Giulio Martino) 4:07
  10. So Danço Samba (feat. Giulio Martino) 4:01
  11. L'assente (feat. Paolo Cresta) 1:41
  12. Samba in preludio (feat. Rocco Zaccagnino) 4:37                          
  13. Samba per Vinicius (feat. Rocco Zaccagnino, Francesca Masciandaro) 6:04

 

*Ti amo tanto, amore mio... non canta

Il cuore umano con più verità...

Amo te come amico e come amante

In una sempre diversa realtà.

Ti amo affine, di calmo amore pronto,

E da oltre ti amo, presente in nostalgia.

Ti amo, insomma, con grande libertà

Dentro l’eterno ed in ogni momento.

Come ama l’animale ti amo semplicemente,

D’amore privo di mistero e privo di virtù

Con un desiderio massiccio e permanente.

E di amarti talmente e di frequente,

Un giorno nel corpo tuo di repente

Avrò da morire di amarti più che uno possa.

(Traduzione di Giuseppe Ungaretti)

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