polinelli/magli:visions of sylvian

Andrea Polinelli/Antonio Magli

Visions of Sylvian

AlfaMusic 2017

 

Personalmente considero David Sylvian uno dei più interessanti artisti degli ultimi decenni, uno dei più importanti mi verrebbe istintivamente da dire se non fosse per un mio naturale rifiuto a comporre classifiche. Certo è che di innovatori come lui ne ho incontrati pochi; pochi mi hanno dato il senso del cambiamento, dell’originalità, del salto in avanti delle cromie musicali e della nuova estetica fluita dagli entusiasmi della New Wave degli anni 80 in un Corpus che prima o poi chiameremo Nuova Classica, o New Art Jazz, o semplicemente Musica del Novecento, posto che finalmente vengano abbandonati i confini fra generi, le lime malaccorte che riducono il fatto artistico a dettame di catalogo, a rispetto di norme prestabilite, neanche il Sesto Libro della Poetica di Aristotele avesse – semmai l’abbia avuta - ragione di esistere ancora.

Mi sembra che in questa prospettiva di ampio respiro si muova la ricerca del Duo. Non Cover ma Visioni, come Christopher Young sottolinea nelle Note: “primo sostanziale contributo al catalogo di Sylvian da parte di musicisti non direttamente in contatto con l’artista”.

Esattamente: l’album può esser sentito come Omaggio, come Esegesi, come Riflessione, come Rilettura, come Interpretazione e, soprattutto, come Visione, Illuminazione nel senso che Arthur Rimbaud diede alle Miniature colorate della propria Esistenza fra il Cifrato ed il Sibillino, in cui la coscienza e l'irrazionale si sovrappongono nell’Onirico della Creazione, così come in piena libertà intendono Andrea Polinelli, sassofonista con anima blues memore del miglior hard bop, e Antonio Magli, pianista dal raffinato sapere jazzistico e classico.

Del resto, quando ci si confronta con un repertorio come quello di Sylvian, la tentazione filologica è sempre in agguato, data l’assoluta bellezza delle sue intuizioni e l’originalità delle sue linee melodiche in un canto assorto e potente, visionario ed estremamente composto, retto da doti canore di eccezionale intensità che Madre Natura ha destinato a pochi, pochissimi. E quel canto straniante, lirico e assorto, profondo nel sentimento e sempre concentrato nell’intonazione e nel variare i sedimenti rochi nella calda postura narrativa dei medio-bassi, viene visualizzato nelle forme solistiche catalizzatrici e occulte del Pathos dialogico del sax alto, abile a rendere il Rough e l’Impreciso, l’Agitato Aspro e il Perfetto Irregolare, in perfetta armonia con la pressione e la scansione emotiva del pianoforte, come nella Ricerca Spirituale di Forbidden Colours (capolavoro della colonna sonora a firma Ryuichi Sakamoto per Merry Chistmas Mr. Lawrence - Furyo di Nagisa Ōshima, 1983), nella raffinatezza crepuscolare di Orpheus (dal bellissimo Secret of the Beehive, 1987), nell’Elegia fluttuante di Wanderlust (Dead Bees On A Cake, 1999), nell’impatto sognante di Come Morning (Everything and Nothing, 2000), addirittura più coinvolgente che nella versione originale grazie alla dizione mistica di Nicola Alesini, che con Sylvian ha collaborato e che ricordiamo in ottime performance con l’eccellente formazione italiana Pollock Project.    

Il Sound Design non cerca di stupire o provocare, piuttosto indaga viaggi d’introspezione, sistemi per quanto possibile inesplorati, sfere d’integrazione dei linguaggi, misticismi di diversità sciamaniche, impressionismo d’estri istantanei e, soprattutto, una decisa volontà di vivere la Musica in modo indipendente e nell’estro dell’Immediato.

Fabrizio Ciccarelli

Andrea Polinelli, alto saxophone - Antonio Magli, piano

Guest: Nicola Alesini, clarinetto popolare and soprano saxophone on Come Morning

Forbidden colours  4’30, Orpheus 5’37, Every colour you are  4’19, Come morning 6’19, Midnight sun 6’43, Wanderlust 5’00, Godman 4’05, Pollen path 6’07, Darkest dreaming 3’25, Messenger 3’00

All compositions by David Sylvian

except: Forbidden Colours by Sylvian-Sakamoto and Come Morning by Sylvian-Alesini.

Arrangements by Andrea Polinelli and Antonio Magli

Produced by Andrea Polinelli for AlfaMusic Label&Publishing

Production supervisor Fabrizio Salvatore

Recording, Mix and Mastering AlfaMusic Studio, Rome

Sound Engineer Alessandro Guardia

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