mictlàn,me vs myself, panidea 2019

Mictlàn, Me Vs. Myself, Panidea 2019

Sperimentazione vocale, evocazione di archetipi dello strumento più antico in possesso dell’uomo: voce come percussione, evocazione degli strati culturali primigeni appartenenti ai cinque continenti ed al sesto, quello di Mictlàn, pseudonimo che Giorgio Pinardi deduce dalla mitologia azteca, regione degli “inferi” (ed anche della creatività) dovuta agli "dei ordinatori" ( Xipetótec , Tezcatlipoca , Quetzalcóatl e Huitzilopochtli).

La scelta del Pinardi, cantante ed insegnante di canto armonico e tecniche estese, non pone frammenti stilistici nella personalissima “memoria” che attinge al canto tribale africano e alle melodie mediterranee fra Magna Grecia e Maghreb (le stesse in fondo della celeberrima improvvisazione del jazz vocalist Bobby McFerrin, “orecchio assoluto” per un’estensione di quattro ottave), alle levigature armoniche dello straordinario sperimentatore Demetrio Stratos (fenomeno degli studi sulla fonazione, front man degli Area, etnomusicologo dalle potenzialità ai limiti delle possibilità umane, capace di produrre contemporaneamente due suoni disarmonici, uno che da 6000 Hz scendeva di frequenza, e l'altro che da 3000 Hz saliva; pazzesco!), e, primus inter pares, al polifonico “cantu a tenore”della Barbagia (respirazione circolare di onirica evocazione divulgata nella sua magnifica alterità da Peter Gabriel produttore dell’album dei Tenores de Bitti "S’Amore ‘e Mama" del 1996 per la Real World Records, ma di cui si accorse anche la curiosità di maestri illuminati quali Lester Bowie, Ornette Coleman e Frank Zappa).

In  questa spontanea Avanguardia c’è molto di Spirituale: dall’ansiosa gestualità di Sygyzy alla distonica polifonia di Ohrwurm e al luminoso Samba Negro di Tingo. E, proprio per via di questa spiritualità minimalista, non intendiamo designare come coraggioso lo Studio del Pinardi, semmai vogliamo sottolineare l’acutezza del suo simbolismo vocale, la potenza sciamanica della sua ricerca di timbriche e intense armonie che parlano al cuore dell’Arte e all’Arte degli Stati della Coscienza indicati dal Me Vs Myself (un “Io che si confronta col Se stesso”, caso interessante per la psicanalisi).

Avanguardia, Radici, Spazio nel Buio e nella Luce della Spiritualità, Scoperta del Sé, Introspezione.

Mictlàn: la naturalezza di un percorso che appare estremamente vicino all’individuazione del proprio Inconscio. Un percorso ancor superiore ai meandri della sua, considerevole e finissima, Conoscenza.

Fabrizio Ciccarelli

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