Giovanni Angelini Open 4et, a Tratti

Giovanni Angelini Open 4et

A Tratti

Bumps Records - 2015

L’idea di partenza? Suoni angolosi, verticali, obliqui, labirinti densi di vigore Hard Bop, evasioni su temi inattesi, eseguite secondo modi anticonvenzionali che rendono l’album un evento che reca altrove, in Suoni possibili oltre ogni mero mainstream.

 

Tutto può accadere nel repertorio dell’Open 4et,  un organico strumentale sollecitato dall’immaginazione e dalla lettura di interessanti composizioni che conducono nelle atmosfere più contemporanee per voce del vigoroso dialogo sax-tromba-Hammond (“Redhead”), che avvicinano l’ascoltatore al senso modernista dell’immediatezza e dell’espressività costruita anche su linee Acid scandite da un drumming volitivo in interazione con l’Electronics (“Let the tools”).

L’album è comunque un Viaggio denso di sfumature, anche malinconiche e assorte come nell’elegante ballad “Nel bianco”, nelle movenze elegiache di “People in yellow” o nel chiaroscuro evocante Paul Bley di “Song for my parents”, quasi a chiarire quanto l’intenzione sia quella di dar luce ad un Jazz a 360 gradi, senza precognizioni  ritmiche o cromatiche.

La proposta del drummer Angelini, “viandante sulle orme di Kandinskij” per sua stessa affermazione, è coerentemente dimensionata da un’intensità fulva e fantastica, da trasparenze luminose verso una proposizione onirica, contaminata da Idee disinvolte e spontaneamente aperte al Free; da un punto di vista estetico, sembra ispirarsi alle pulsioni introspettive dell’Avanguardia newyorkese, alla punteggiatura stilistica della Liberation Orchestra di Charlie  Haden, alla sintassi impulsiva di un astratto rock-blues, originale nella coralità ingegnosa della quale il Nostro sa prender il controllo in arrangiamenti intraprendenti e nel contempo ben delineati nelle soluzioni tecniche e, soprattutto, nel Pathos.

Fabrizio Ciccarelli

Giovanni Angelini: batteria, composizioni (eccetto 5 e 9 di Lenoci)

Vince Abbracciante: organo Hammond, live eletronics

Claudio Chiarelli: sax alto

Giorgio Distante: tromba

Gianni Lenoci: pianoforte

1.Redhead 3:43

2.Scatole blu 6:34

3.Nel bianco 5:05

4.Let the Tools 4:35

5.People in Yellow 4:02

6.Maschere gialle 4:17

7.Green Rules 4:36

8.Black Purple Thursday 4:35

9.Il canto del gallo 4:14

10.Song for My Parents 4:33

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