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Giancarlo Romani, Naif, AlfaMusic 2020

Qual che sia l’idea di Naif che il trombettista Giancarlo Romani abbia maturato in anni di interessante attività (in particolare con i bravi Funkallisto, Etruria Criminale Banda, Mimmo Locasciulli e Francesco De Gregori) l’album che pubblica dopo una triennale gestazione è per noi una bella occasione per ascoltare quanto di Jazz contemporaneo sta accadendo in questa Italia di Blue Notes sempre più di tono internazionale, mediterranee e newyorkesi se si consente l’apparente, solo apparente, ossimoro.

Il Romani dipinge colori di Medio Oriente, di Blues elettrico e di Contemporary senza mai perdere lo smalto della sua proposizione concettuale: Jazz nell’accezione più davisiana possibile, quel plateau di World, d’Africa o d’Europa scandinava che implicitamente indicavano Duke Ellington, Paul Bley, Gil Evans e tutti quei Maestri che innovarono quella sete di conoscenza che il trombettista ben rappresenta in 9 escursioni originali, platinate dalla partecipazione di ottimi sassofonisti quali Francesco Bearzatti (tenore e clarinetto), Pierfrancesco Cacace (soprano e tenore) e Amos Vigna (tenore), di artisti di certa personalità quali Simone Pulvano al Darbuka e al Riq e Nuna Shoesmith alla voce, a completamento di un apollineo Quintetto di base con Gianluca Massetti al piano e al Fender Rhodes, Giuseppe Selvaggio al basso, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Giampaolo Scatozza alla batteria.

Naif è una performance di carattere personale ed autodescrittivo, un richiamo a forti intimità oniriche espresse secondo un esatto centro emotivo e stilistico.

Cerchiamone dunque le linee essenziali nelle 9 variazioni: l’estroversa solarità di Atleta Volante, le introspettive cromie di Cinque Minuti in Oslo velate in un luminoso blue metropolitano, la prestante psichedelia bizantina nell’orientalismo elettrico di Aya Sofya, i riflessi crepuscolari del Cool meditativo di Orizzonti espansi e Curve nella memoria, il Pathos impulsivo di Elegia.

A metà esatta di una tracklist attenta e ben disposta, significativo il passo lieve del notturno freudiano Sonnambulando, la citazione del mantra del Miles Davis di Jean Pierre, meraviglia di tecnica e di improvvisazione entrato in tutta agilità nel suono concettuale di Una Nuova Intimità, l’ironia del rough in Black Music di Drunk Joyful Blues (tra il Funk dei fiati ed il Soul della voce di Nuna addirittura Francesco De Gregori all’armonica! Poi ci diranno come c’è capitato…ma c’è capitato senz’altro bene), la ballad Buonanotte che, come scrive il Romani nelle note di copertina, è ”la fine di una giornata che coincide spesso con il pensiero alla persona amata, a volte fisicamente distante, una parola, un bacio della buonanotte, una sorta di intimo abbraccio prima di ritrovarsi insieme nei sogni”.

Bonus Track Orizzonti espansi e Curve nella memoria in versione Pop Art, come precisa Giancarlo Romani, non tanto second take quanto un’immaginazione ben calibrata per gli affabili parametri lirici di Giuseppe Salvaggio al basso elettrico, la lieve incorporeità del sax soprano di Pierfrancesco Cacace e, naturalmente, l’impronta vibrante e sommessa del Nostro che, in qualche modo (magari mi sbaglierò per via del suggestivo arrangiamento) richiama l’essenza spirituale ed il clima armonico di una delle song più indimenticabili della storia del jazz, il capolavoro spirituale Naima di John Coltrane.

In questo anno Annus horribilis, permettetemi di dire che questo Naif s’è lasciato ascoltare come pochi, e lo proponiamo senz’altro all’attenzione dei lettori.

Fabrizio Ciccarelli

Giancarlo Romani Tromba, Composizione / Gianluca Massetti Pianoforte, Fender Rhodes / Giuseppe Salvaggio Basso Elettrico 1.3.5.7.8.10 / Jacopo Ferrazza Contrabbasso 2.4.6.9 / Giampaolo Scatozza Batteria

Guests: Francesco De Gregori Armonica  8 / Francesco Bearzatti Sax tenore e Clarinetto 5.6  / Simone Pulvano Darbuka e Riq  3 / Nuna Shoesmith Voce  8 / Pierfrancesco Cacace Sax Soprano 10 Sax tenore/section  8 / Amos Vigna Sax tenore  8 solo e section

01  Atleta Volante 02 Cinque Minuti in Oslo 03 Aya Sofya 04 Orizzonti Espansi e Curve nella Memoria 05     Elegia (Per un uomo ordinario) 06 Sonnambulando 07 Una nuova intimità (In Miles we Trust) 08 Drunk Joyful Blues 09 Buonanotte  010 Orizzonti Espansi e Curve nella Memoria (PopArt version) Bonus track

Qui l'intero album su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=qOwp_c4vE4g&list=OLAK5uy_kUUb8LV42kF7UybjcKyKE55V_Yx0QZ2Wo

Anche su Spotify:

https://open.spotify.com/artist/59gxTwI7Wu2hNmNyj5l4Su?uri=spotify%3Aplaylist%3A2EZps0ayVkTbtY84Z7QQcz&utm_source=embed_v2&go=1&play=1&nd=1

 

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