Giovanni Perin 6et:
#pera
Statale 11, 2016
Pagina dopo pagina, Nota dopo Nota, sembra che il vibrafonista padovano abbia ben appreso l’arte del “sentire”, quell’arte dell’Ascolto che spesso manca a tanti musicisti dell’ultima generazione.
Certo, il Nostro ha cercato (e trovato) il contatto con i grandi Maestri, con la fluidità dell’arrangiamento, con l’attenzione alla scrittura e all’esecuzione, ma abbiamo la sensazione che il suo maggior pregio sia l’istintività, la naturalezza del gesto artistico, la spontaneità del suo pensiero jazzistico.