Miccolis/ Malima: Nautik

Miccolis – Målima

Nautik

Ema Records 2016          

Immersa nel commento sonoro del Duo un’onda di visioni libere percepite nel modo dell’intuizione più contemporanea:  l’album prende vita dall’incontro emotivo (e non necessariamente dall’accordo stilistico) fra due musicisti il cui motto è “Everything from Everywhere”, come Malima afferma nella presentazione di “Nautik”.

 

Che le frasi immediate siano istituite a partire dalla mobilità estetica di Brian Eno e Bill Frisell è pregio evidente, che il clima di free session sia pulsione per sperimentazioni alla John Zorn, che i lati più intimi della costruzione armonica siano attività diluite in un’eclettica ripresa del Novecentismo di Edgar Varese e Arnold Schönberg, non sorprende: l’intento è render chiara l’Immaginazione, contrastare il concetto classico di Connubio e dar vita all’interazione fra la naturale immediatezza della ritmica e le potenzialità Noise della chitarra elettrica. Esito eccellente per questo “intendere evocativo” proiettato nella Chimica di un Non Metodo che avvolge chi ascolta in un’ulteriore interessante pagina della Storia “alternativa” della Musica.

Ne parliamo con Malima:

D.Nella realtà contemporanea esiste ancora una Bellezza spirituale in alternativa all’Esteriorità materiale: questo il messaggio del vostro progetto?

R. Esattamente, la Bellezza Spirituale non è soggetta alle regole del tempo alle quali ci riferiamo storicamente e quotidianamente. A differenza del concetto estetico di Bellezza, quella Spirituale ha più a che fare con l'intuire che con il determinare. Trascende quindi, come è splendido che sia, qualsiasi barriera.

D. Momenti di Silenzio nella vostra performance, come mai?  

R. Il silenzio, in particolare quello interiore, mi piace che sia quel non-luogo di pace da cui il suono trae origine. Dove si forma e si modella ancor prima di essere udito. Ascoltare il silenzio e rispettarlo è un gioco coinvolgente e sempre diverso, J. Cage docet, e dà l'opportunità di concepire il suono certo, ma anche le sue ombre.

D.Che l’Arte trovi giovamento in questo periodo di crisi sociale?

R. Ogni periodo storico in cui si è fatto sentire un clima da crisi sociale ha prodotto eccellenti forme d'arte. Penso al Novecento Europeo e Americano ad esempio. Gli artisti vivono la realtà ma contemporaneamente sono consapevoli dell'invisibile, che potrei definire non-realtà. Ciò permette loro ,spesso, di trasformare il metallo in oro.

D.A livello emotivo, quanto costa ad un musicista eseguire la propria musica?

R. Costa quello scarto che esiste tra un pensiero e la conseguente azione. Tutto dipende da dove è centrato il musicista, se lo è nel proprio Ego lo sforzo è notevole. Implica infatti una serie di considerazioni riguardante se stesso, la propria tecnica esecutiva, il pubblico, il giudizio e una certa più o meno camuffata competitività. Egli è il soggetto operante e tutto diventa sua conseguenza. Se è centrato nella musica tutta questa serie di considerazioni svanisce come vapore acqueo. Quando la musica vive di quella bellezza di cui parlavamo prima, indipendentemente dai gusti chiaramente, il musicista è la musica che esegue, fino a dimenticarsi di sé e a perdere il concetto di "propria".

D. Questa vostra performance quanto viene dal Subconscio e quanto dalla Ragione? 

R. Molto, molto poco dalla ragione. La ragione è servita ad imparare un linguaggio, ma ora non ricordo nemmeno più bene cosa significhi, in realtà, il termine "ragione". Impara, dimentica...e suona! 

D. Credi che la musica possa aiutare le persone a riflettere e a suggerire modi per evolversi ? 

R. Credo che sia il compito primario della musica, anche quella da intrattenimento. Il compito del musicista è quello di allietare l'Anima, il ricongiungersi dell'ascoltatore alla propria vera natura, il Suono, di liberare la mente dai pensieri e di sospendere in un attimo senza tempo: quello è lo stato migliore per evolversi. Poi, naturalmente, dobbiamo anche guardare al suo potere evocativo e aggregativo, quanto e come la gente condivide e al significato dei messaggi che i più trasmettono. Anche semplicemente i gesti di solidarietà. Che io sappia, mai visto militari o religiosi radunarsi e raccogliere fondi dando spettacolo di sé, artisti sì.

D. Perché un Album in Duo? 

R. È un'idea che mi affascina per la sua diretta intimità. Idealmente ospito una serie di musicisti, è già uscito il secondo cd con il compositore di Classica Contemporanea Gabriele Marangoni e abbiamo già registrato in tre il terzo con il trombettista Svizzero Guy Bettini e la sua compagna di vita Natalie Peters alla voce (eccezione che conferma la regola). In un salotto immaginario offro loro del tè immaginario e si scambiano quattro chiacchiere, si mangia anche insieme e poi si suona. Certo sono musicisti che ho almeno visto in concerto, così da percepirli e rendermi conto delle loro peculiarità, che come dovere di ospite nei riguardi degli ospitati rispetto e cerco di accondiscendere. Il vantaggio? La gentilezza diviene immediatamente reciproca e ci si conduce a vicenda in territori nuovi e inesplorati. Con Francesco Miccolis, batterista dalle grandi doti e dalla grande personalità, abbiamo suonato insieme per la prima volta in assoluto proprio in occasione della registrazione del cd.

D.Qual è l’intento culturale della Label EMA per cui avete inciso? 

R. Ho fondato la EMA.Rec, per produrre musica di qualità, da un lato Elettronica e dall'altro Improvvisata o comunque tendente al Jazz Contemporaneo, senza veri limiti e con confini piuttosto labili. In contemporanea anche per creare una sorta di rete neurale composta da musicisti che possano collaborare in diverse formazioni e a diversi progetti, magari collaborando anche con artisti visivi o altro. Non mi pongo limiti, la cultura, a mio avviso, non dovrebbe porsi limiti...

Grazie infinite per le splendide e insolite domande.

Fabrizio Ciccarelli

Francesco Miccolis - drums / Målima (Marino Peiretti) - el.guitar

  1. introDuct 06:54
  2. tibanRa 05:04
  3. balalat 09:08
  4. blueBallard 11:14
  5. balat 12:39
  6. onTheSeaOfMyMind part1 11:24
  7. onTheSeaOfMyMind part2 12:30

       

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