Lucrezio De Seta Trio, Brubeck was right!

Lucrezio de Seta Trio

Brubeck was right!

Headache Production Record, 2017

Momenti debordanti di groove possente e di swing indiavolato che si alternano e si amalgamano sapientemente a frangenti serafici e profondi. “Brubeck was right!” è il nuovo capitolo discografico firmato Lucrezio de Seta Trio, affiatata formazione costituita da Ettore Carucci (pianoforte), Francesco Puglisi (basso) e Lucrezio de Seta (batteria).

 

Lasciandosi ispirare dalla peculiare concezione ritmica dell’immenso Dave Brubeck, il CD si snoda attraverso nove brani, di cui quattro scaturiti dalla fervida materia grigia di Carucci (“Tyre Blown”, “Confusion”, “Ghost” e “The simple Life of my Heart”), mentre “On Green Dolphin Street” (Bronislaw Kaper – Ned Washington), “A Night in Tunisia” (Dizzy Gillespie – Frank Paparelli), “Giant Steps” (John Coltrane, presente anche come “Take 2” in una versione alternativa) e “Lonnie’s Lament” (John Coltrane) completano la tracklist. Il mood energico e il vamp intrigante di “Tyre Blown” aumentano il livello di adrenalina. L’eloquio di Carucci è devastante, sostenuto da un’eccellente padronanza tecnica, ingemmato da fugaci cenni di out playing e supportato dal comping cangiante e vibrante cesellato dal tandem de Seta-Puglisi. Il climax crepuscolare e tendenzialmente nordico di “Confusion” è pervasivo. Qui Ettore Carucci snocciola un sermone romantico, a tratti melanconico, imperlato da una struggente cantabilità e da un lirismo sopraffino. L’incedere di Puglisi è abbagliante, pregno di un senso melodico apollineo. “Ghost” immerge l’ascoltatore in un’atmosfera onirica. L’elocuzione di Carucci è ispirata, eterea, in cui a sprazzi il pianista centellina le note come se fossero sospese in aria, mentre durante lo sviluppo del solo pigia il pedale dell’acceleratore con delle intense scorribande cromatiche.

Generato a cavallo tra modern jazz e contemporary jazz, “Brubeck was right!” è un album che esemplifica chiaramente come l’ineccepibile preparazione strumentale possa e debba coniugarsi con un’espressività generosa e genuina, senza ricorrere spasmodicamente a un virtuosismo talvolta pedissequo e autoreferenziale.

Stefano Dentice

Ettore Carucci – piano

Francesco Puglisi – bass

Lucrezio de Seta – drums

  1. On Green Dolphin Street 2. Tyre Blown 3. A Night in Tunisia 4. Confusion 5. Giant Steps 6. Ghost 7. Lonnie’s Lament 8. The simple Life of my Heart 9. Giant Steps (Take 2)
purchase