Alessandro La Corte 5et, Smile in Winter

Alessandro La Corte 5et

Smile in Winter

Alfa Music 2017

Una vigorosa sferzata Bop nel segno storico di un linguaggio Jazz senza sottotitoli e senza soggetti perduti in deserti epici di strutture e temi deprivati di ideali Blue: “Smile in the Winter” è un album colto, terreno di forza espressiva e propulsione comunicativa, ispirato alla diversità Hard del fascino strumentale che rese il Pathos di Coltrane (con McCoy Tyner, Jimmy Garrison ed Elvin Jones) esempio non solo di rinnovamento estetico ma soprattutto straordinario saggio di bellezza spirituale e di ricerca etnomusicologica (“One for McCoy” docet).

 

Assenti stilemi di affiche sinfonistiche ed impennate incendiarie d’Avant Garde, il movimento del Quintetto apre ad una discorsività dai mille piacevoli tentacoli, avvicinando senza traumi emotivi alla coralità del gesto artistico, ad una comunicazione totale priva, grazie al cielo, di monitor di computer e prolungamenti tecnologici, fondando la Musica in un Corpus dove la Realtà è vera, autentica nelle arterie dei soli avvolgenti della bravissima Carla Marciano all’alto e al sopranino sax e nei possenti e lirici entusiasmi di Jerry Popolo al sax tenore, tessuti espressivi che non necessitano di enfasi ermetiche per le vibranti cesure cromatiche del Nostro al piano ed al Fender Rhodes, tenute adorne e poetiche dalla ritmica equilibrata ed elegante di Marco DeTilla al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria.

Abbiamo la sensazione che il movente estetico risieda anche nella capacità narrativa della voce-guida di George Gershwin e Gil Evans, nell’inquieta e lunare alterazione delle atmosfere sospese più vicine alla modernità GRP (Dave Gruisn, Kevin Eubanks, Lee Ritenour, Spyro Gyra) però decodificata nei suoi alter ego più mainstream e più smooth ,come in fondo voleva Tommy LiPuma, in  un Contemporary avvertito come onde che frangono l’insonne quiete del mare jazzistico in coloriture che mai ne alterino gli equilibri, come nelle dilatate attese di “The Sound of Silence” di Paul Simon con Art Garfunkel e nella song che vanta il maggior numero di cover (pare più di 1.600), quella “Yesterday” di Lennon e McCartney in moderato cantabile, qui stendardo, più che omaggio, di un sorriso mai consunto dall’ovvietà della dizione.

I passi migliori, a nostro avviso, risiedono nella brillantezza dell’arrangiamento di “Smile in the Winter”, soluzione propiziatoria coltraniana nella quale l’eccellente Carla Marciano profonde storie lineari di fluente progressione nel pianismo illuminato e “supremo” di Alessandro La Corte, ampiamente trascendenti nelle trame energiche di Jerry Popolo in “Blue At 25 CM”: sic traditur Trane, l’Immenso.

Un Live in Studio, senza dubbio, di cui siamo semplici reporter e grati amanuensi.

Fabrizio Ciccarelli

Alessandro La Corte piano & Fender Rhodes;Carla Marciano alto & sopranino sax;Jerry Popolo tenor sax;Marco de Tilla double bass;Gino del Prete drums; Raffaele Carotenuto trombone on "One For McCoy;

Brass Section on "Smile In Winter":Ciccio Verrengia trumpet,Nicola Coppola trumpet,Carla Marciano alto sax,Peppe Plaitano ten sax,Raffaele Carotenuto trombone,Alfonso Deidda baritone sax,Carla Marciano sopranino sax (overdubbed).

1 Smile In Winter 8.56

2 The Sound Of Silence 12.48

3 Unknow Tone (Annotone) 8.40

4 Yesterday 10.36

5 One For McCoy 9.16

6 Live On Keaps 10.45

7 Blues At 25 CM 10.19

Produced by Alessandro La Corte for AlfaMusic Label&Publishing

Production coordinator Fabrizio Salvatore, Sound engineer Alessandro Guardia.

 

purchase