sergio di natale, back to live

 

Sergio Di Natale

Back to Live

Sound Live Records, Wakepress 2017

Nel novero dei migliori batteristi compositori apprezziamo da tempo Sergio Di Natale, bravo e prolifico musicista che mi risulta abbia suonato, secondo ruoli diversi, in almeno 60 album.

 

Ora decide di dar corpo ad una performance avvenuta nel 2011, densa di andature hard bop e di slanci ritmici, di lirici cedimenti, di cantabilità angolose, di suoni avvolgenti e figurazioni incalzanti che trovano nella magnifica scrittura di Wayne Shorter il momento di maggiore modulazione poetica, come nell’incalzante “Footprints in 100/8” (unico brano non firmato dal Nostro), pagina dogmatica del sassofonista americano, pagina libera nella visionaria potenza del soprano e del tenore di Giulio Martino che, brano dopo brano, dà vita alle astrazioni ideate per un Live dai toni accesi, energici, centrati su una spontaneità espressiva dettata da un’emotività moderna e complessa (piena ed incalzante ”Sunday evening”, bruna ed elegiaca “Song for Angelo”,  trascinante nel drumming  e nel giro di basso l’intenso crescendo di “August”).

L’estetica di Wayne Shorter fra il suo primo maestro John Coltrane e la maturazione improvvisativa con Miles Davis appare, a parere di chi scrive, anima guida dell’organizzazione del Suono e della fluida Creatività di arrangiamenti attenti e variazioni solistiche di ottima tempra, caratteristiche primarie di questa performance registrata alla “Mediterranea Music Factory”, nella quale il batterista ha modo di eccellere per qualità strumentale con musicisti davvero interessanti e più che “compatibili” con un modo così contemporaneo e viscerale d’intendere le Blue Notes, come da sempre intuiamo del tutto necessario, indispensabile e vitale ai migliori artisti del nostro Sud, della nostra Magna Grecia così colta, sensibile e Maestra di ogni Arte. Certo, perché a dirla tutta si percepisce benissimo quell’afflato, quel trasporto viscerale che da sempre distingue la grande scuola jazzistica napoletana in ogni sua essenza.

Ci si potrà chiedere perché mai Sergio Di Natale abbia deciso di rinverdire una memoria di 6 anni fa. La risposta più plausibile è quella che egli stesso lascia intendere nelle Note: “Back to Live è un recupero dell’amicizia, ma soprattutto dell’idea che il passato, se non cristallizzato in una forma morta, può rivitalizzare il nostro proiettarci nel futuro”.

Del resto appare anche inutile dirlo: senza memoria del passato non c’è alcuna via per il futuro, anche nel Jazz.

Fabrizio Ciccarelli

Sergio Di Natale-batteria, composizioni e arrangiamenti; Elisabetta Serio – piano; Gianfranco Campagnoli – tromba;  Tony Miele-  chitarra; Davide Costagliola – basso; Giulio Martino - sax tenore e soprano.

Registrato alla “Mediterranean Music Factory” il 25 gennaio 2011

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