alberto la neve/fabiana dota, lidenbrock

ALBERTO LA NEVE & FABIANA DOTA

LIDENBROCK (concert for sax and voice)

Manitù 2017

 

Non con l’intenzione di scrivere una pagina definitiva del proprio percorso musicale, il Duo (insolito, ma di semplice deduzione artistica) si muove a proprio agio nel clima dell’improvvisazione e della ricerca, esprimendo senza clamori e con composta misura stilistica la propria adesione alle correnti più evolutive del repertorio contemporaneo.

Passi sognanti, fraseggi vibranti talora decisi talora carezzevoli, un sax di memoria jazzistica abile a colorire di bruno o di solare atmosfere liquide e rarefatte su temi che si evolvono in un pastiche espressivo che offre il destro alla perizia del canto della brava Fabiana Dota, disteso ed equilibrato nelle note di una sintassi complessa e avvolgente (“Dèpart” e “Sneffels”), senza mai profanare il Canone con artifici di maniera, come spesso capita di questi tempi.

L’antesignano della Science Fiction “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne ha ispirato il concept album: Viaggio al Centro di Se Stessi, Viaggio nel Cuore di tutto ciò che non è standard musicale o stereotipo culturale, che prende il nome dallo stravagante personaggio del romanzo, quell’Otto Lidenbrock, volitivo, entusiasta e coltissimo docente di Mineralogia che, capofila della spedizione, assume le vesti di un moderno Ulisse, cercatore tanto di Conoscenza scientifica quanto di Umana Sapienza: Idea centrale, a mio avviso, di questa Suite che respira Anime Terrestri e, al contempo, Impulsi Trascendenti. 

Climax surreale e descrittivo…un album cosmico e iconoclasta, correttamente osserva Stefano Dentice nella Presentazione, nel quale l’elasticità mentale di Alberto La Neve non cede all’istrionismo della rottura traumatica e dell’esoterismo jazzistico, componendo pièces del tutto attuali, ben dosate nell’uso mai eccessivo di Loop e Multieffects e mai incline a quelle pseudopsicologiche astrattezze di certo Free estremo e di certo New Urban e Jazz-Hop che non di rado generano algide incursioni in sperimentalismi artificiosi quanto noiosi, elucubrazioni cerebrali fatte solo di Ideologia, ma non di sentimento, di emozione.   

Fabrizio Ciccarelli

Alberto La Neve - tenor saxophone, loop machine, multieffects, composition.

Fabiana Dota - voice, multieffects

1.Dèpart, 2.Islande, 3.Sneffels, 4.Retour.

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