Francesco Bragagnini
L’Heure Bleue
Birdland Sound 2015
L’Arte della Meditazione nel mondo delle Blue Notes è Via per innalzare lo Spirito, tanto più se narrata in un Sistema di Armonie che dal Silenzio dell’Oblio ai Metodi Hard Bop elabora un’Etica creativa tutt’altro che teatrale, spontanea e di fine lettura nelle Eleganze che i pentagrammi del chitarrista leggono del Mondo contemporaneo di un Jazz sincretico, colto, immediato.
La Session dell’Ora Blue è dipinta da immagini profondamente umane, prive di travisamenti intellettualistici, equilibrate in coincidenze emotive di sottile spessore estetico fra i performers, quasi nell’intenzione di trasporre un Sé transpersonale in una sfera dei ricordi adeguata dal pianismo sottile di Nicola Bottos nella realizzazione di uno Stile plastico, di un Pathos che trascenda Mode ed Interludi Virtuali per tentare (con ottima sorte) l’Avventura di una semplicità di sentimento sopita lieve dalla Sei Corde del Nostro (“Memorie sospese”) e dall’incedere evolutivo del californiano Russ Spiegel (“Parole immaginate”), unioni che indagano l’identità coltraniana nelle ampie armonie della ricerca di Giovanni Cigui al sax (“No destination”), nei colori trasparenti della tromba di Flavio Davanzo per il lieve vigore Cool di “Green Melody”, nei quesiti esistenziali allo stesso tempo complessi ed agili di “Fotografia in bianco e nero” e nei controtempi inquieti de “Il tempo indefinito”, scanditi nel classicismo crepuscolare del bruno andare dell’archetto sul vibrato ligneo del contrabbassista Alessandro Turchet come nel Timing intenso del batterista Luca Colussi.
In una nostra conversazione Francesco ricorda che Jerry Bergonzi ad un seminario disse che il suo Sound era esattamente " nel momento " che suonava senza patterns (modelli di riferimento), e che la cosa gli piaceva.
Piace molto anche a noi questa “Ora Blue”, ben descritta dalla Cover nel Tempo Lunare di una metropoli astratta e lontana dalle confusioni: un Passo metafisico privo di Modelli, un Segreto da conservare nel rassicurante Rifugio del Modo eclettico dell’impressionismo moderno di Francesco Bragagnini.
Fabrizio Ciccarelli
Francesco Bragagnini – chitarra elettrica
Nicola Bottos – piano
Alessandro Turchet -contrabbasso
Luca Colussi – batteria
Flavio Davanzo –tromba
Giovanni Cigui - sax
Russ Spiegel – chitarra elettrica