Emilia Zamuner/ Massimo Moriconi, Duet (Doppia Vita), Abeat Records 2019
A proposito di Jazz, a proposito di canzoni, a proposito di Duo: Emilia Zamuner e Massimo Moriconi per un album di gran classe, Duet, performance attenta e sentita, dovuta a quello straordinario interplay che scatta semel in anno tra due sensibilità disgiuntive e allo stesso tempo affiatate, sempre nel tempo giusto per unirsi a dar voce all’impressionismo, al crepuscolarismo, all’ermetismo dell’anima nel pensare in Due.
Perché l’importante è divertirsi, affabulare ciò che si sente vicino, abbreviare la distanza tra l’estemporaneità ed il sentire artistico, improvvisare sui contenuti e colorire di sé gli arrangiamenti, come egregiamente sanno la brava vocalist ed il maestro delle Quattro Corde.
Perché l’importante è cantare, in ugola vibrata negli armonici come nell’incipit di My funny Valentine in sintonia con gli armonici del basso (trentasei secondi di magnifica tensione emotiva e padronanza tecnica) o nel sentimento della Storia nello splendido crepuscolo del Novecento Summertime, dialogato tra la compostezza posturale dei morbidi medio alti vocali e lo slapping pastoso del basso, secondo formule libere e spontaneamente levigate di raffinatezza, di un’eleganza che è parte innata di due performers che sanno scegliere un repertorio tanto variegato e policromo che sorprende e cattura o, se si preferisce, cattura e sorprende.
Ma come si fa a passare dai capolavori Summertime e Caravan (Gershwin ed Ellington!) al senso popolare di Donna (Gorni Kramer, uno bravissimo ed intelligente), La gatta e Senza fine (notorie pieces stracelebrate e finanche sopravvalutate di Gino Paoli), passando per l’incantevole sensualità di Besame mucho e My funny Valentine, per il filosofico stupore di The nearness of you e per il divertissement di Tintarella di Luna e lo stralunato genio di Enzo Jannacci di Vengo anch’io non tu no?
Risposta disinibita: occorre aver la Musica dentro sé, essere sodali di Mnemosine (titanide personificazione della memoria, figlia del Cielo e della Terra), madre delle Muse qui celebrate, Euterpe (“colei che rallegra”) e Melpomene (“colei che canta”), volendo sottolineare l’impulso colto e mediterraneo che Emilia Zamuner e Massimo Moriconi trattano con garbo e lucidità, come del resto evidente nelle due composizioni originali del maestro romano, Così e Nuvole, due brevi storie d’amore da ascoltare col cuore (“Soli veramente noi, ma mi va che sia così, soli a non stupirci mai di noi, anche nei limiti noi, anche noi più di così, mentre il resto è così, così…”/ “Va’ dove ti pare, porta con te sorrisi e titoli di testa…eri nel cuore e resti lì, resti lì”).
Una Doppia Vita, ora ne intuiamo il Senso.
Fabrizio Ciccarelli
Emilia Zamuner (voice)
Massimo Moriconi (El.Bass, Doublebass & Arrangements)
- Summertime (George Gershwin)
- Caravan (Duke Ellington)
- Così (Massimo Moriconi)
- Donna (Gorni Kramer)
- La Gatta (Gino Paoli)
- My Funny Valentine (Richard Rodgers)
- Senza Fine (Gino Paoli)
- Nuvole (Massimo Moriconi)
- Besame Mucho (Consuelo Velàsquez)
- The Nearness Of You (Hoagy Carmichael)
- Tintarella Di Luna ( Bruno De Filippi)
- 12.Vengo Anch'Io (Enzo Iannacci)