marcello sirignano quintet-the missing strings

Marcello Sirignano Quintet, The Missing Strings, AlfaMusic 2020

Attenzione a tutti gli amanti del Jazz e di quel violino blue che ha imbiancato le strade degli anni favolosi con tinte solatie, destando immediata sensazione grazie all’arte di Stephane Grappelli, Joe Venuti, Ray Nance e Didier Lockwood: Marcello Sirignano con il suo Quintetto in Missing Strings pone in essere una forza vitale tra le più autentiche in un album che fin dal principio denota sicurezza strumentale, scioltezza di linguaggio e di arrangiamenti ineccepibili per atteggiamento stilistico.

Che Jazz con sei capolavori anni 60 o giù di lì, che Sound con quattro eccellenti compagni di ventura tenuti sempre sul filo della sobrietà e della creatività! Tutto suona bene: dalla ritmica di Dario Rosciglione al contrabbasso e Lucrezio De Seta alla batteria al tempismo del fluido fraseggio di Marco Guidolotti ai sax e Andrea Rea al piano, per un percorso che non è semplice progetto ma aperta dichiarazione d’amore per quel mainstream che ci ha legato indissolubilmente alla perfezione emotiva, sia quella più esuberante che quella più intensa e carica di tensioni meditative.

Alla prima legheremo le sopraffine intuizioni bop della song Invitation di Bronislaw Kaper (Coltrane nel 62, Art Blakey and The Jazz Messengers nel 61, e poi Milt Jackson, Kenny Burrell, Ahmad Jamal, Stan Getz, Bill Evans…), l’agitazione fatale di Pent-Up House del “saxophone colossus” Sonny Rollins in una delle sue migliori scritture, l’Afternoon in Paris del genio John Lewis coniugato magistralmente nella sua essenza più swing e dinoccolata dal violino del Nostro; alla seconda, la magica elegia di Star-Crossed Lovers dell'immenso Duke Ellington, l’andamento pensoso di Interplay di uno straordinario Bill Evans particolarmente prediletto dal nostro eclettico artista, pagina articolata e vibrante di un cercare il Jazz tra la sobrietà e l’impulso, come sottolineato dall’andamento sinuoso, graffiante e notturno del sax tenore dell’ottimo Guidolotti.

E per chiudere Whisper Not dell'eccellente indimenticabile tenor sax Benny Golson, battagliera performance tra sentimentalismo e vigore, giusta perla luminescente per concludere un disco di appassionanti paesaggi melodici e di armonie che continuano ad esser punti riferimento per chi ama, al di là di stilismi e formalismi, il calore delle Blue Notes.

Fabrizio Ciccarelli

Marcello Sirignano Violin

Marco Guidolotti Tenor and Alto sax

Andrea Rea Piano

Dario Rosciglione Double bass

Lucrezio de Seta Drums

Roma Pop String Orchestra (1st violin Amori Prisca) on track 3

Produced by Marcello Sirignano for AlfaMusic Label&Publishing

Production coordination Fabrizio Salvatore

1.Invitation - Bronislaw Kaper 5:46

2.The Star-Crossed Lovers - Duke Ellington 5:10

3.Pent-Up House - Sonny Rollins 5:35

4.Afternoon In Paris - John Lewis 5:54

5.Interplay - Bill Evans 9:34

6.Whisper Not - Benny Golson 6:02

Qui l'album:

https://www.youtube.com/watch?v=vCzCH0DHhTs&list=OLAK5uy_mhPRvgS5l3_lmdRSNsQi1dz8qEJdgVBF4&index=1

   

 

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