count basie meets oscar peterson- the timekeepers

Count Basie Meets Oscar Peterson, The Timekeepers, Pablo Records 1978, vinile 2022

Uno dei grandi maestri dell’orchestrazione jazz ed uno dei più autorevoli capiscuola del jazz moderno s’incontrarono per una session nella quale ebbero modo di suonare le blue notes che preferivano, che li legavano indissolubilmente in un blues spesso movimentato dai ritmi tipici dello stride, come nell’entusiasmante up tempo di Indiana o nel walking dello standard Soft Winds di Benny Goodman, brano tra i prediletti del pianista canadese che regolarmente lo inserì in quasi tutti i suoi concerti dal vivo negli anni 70 e 80.

L’album, inciso il 22 e 23 febbraio del 1978 a Los Angeles, fu ispirato dall’intuizione dell’impeccabile produttore Norman Granz: una performance Live in Studio registrata quasi sempre ai primi takes grazie all’intelligenza musicale di due performers dalla statura strumentale raffinata ed estremamente spontanea, professionisti navigati ma soprattutto creatori di atmosfere uniche pressoché perfette in ogni nota, unite da un collante originale sospeso tra le radici del Jazz e l’evoluzione swing più pastosa e definita da infinite varianti coloristiche, da percorsi armonici definiti da un interplay dettato dalla nota amicizia fra i due e dalla scelta di un’ottima sezione ritmica (Louis Bellson e John Heard, contrabbasso e batteria), essenziale nelle divagazioni divertite dei capogiri solistici del Count e di Peterson.

Non la tiriamo alle lunghe nell’elogio dei due maestri: s’è chiaramente capito che questo album corona punte geniali del Jazz per un suono impeccabile, per un virtuosismo mai debordante o accademico, per il sorriso col quale si presentarono i due simpatici signori  da sempre padroni assoluti di qualunque palcoscenico.  

Chiosato dalle sospensioni armoniche delle due navigate personalità solistiche, l’Incontro non poté che concludersi con uno dei brani più noti al pubblico, That’s The One, intenso movimento swing , cordiale e caldo in un sincopato denso d’immagini rapide straordinariamente agili.

Il vinile da 180 grammi risulta al costo di circa 200 euro; l’edizione in cd è senz’altro più economica: dipende da come si intenda ascoltare dal proprio impianto stereo, posto che la Pablo Records fa sempre vibrare le nostre puntine ed i nostri midrange ad un livello altissimo.

Come diceva Totò il Genio: punto, punto e virgola, due punti. E ho detto tutto….

Storia del Jazz.

Fabrizio Ciccarelli

Count Basie – piano, organo

Oscar Peterson – piano

Louie Bellson – drums

John Heard – double bass

"Confessin'" (Doc Daugherty, Al J. Neiburg, Ellis Reynolds) – 4:51

"Soft Winds" (Benny Goodman, Fletcher Henderson) – 4:28

"Rent Party" (Count Basie, Oscar Peterson) – 9:27

"(Back Home Again In) Indiana" (James F. Hanley, Ballard MacDonald) – 3:11

"Hey, Raymond" (Basie, Peterson) – 5:34

"After You've Gone" (Henry Creamer, Turner Layton) – 4:56

"That's the One" (Basie, Peterson) – 5:12

Da ascoltare in https://music.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nU7eRQTWqCwK2zyY-ED1acaROAhTFj8gM

 

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