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Ferruccio Spinetti, Arie, Jando Music/Via Veneto Jazz 2022

Fa veramente piacere che non si dimentichino i protagonisti del jazz italiano, chiaro segno di affetto e riconoscimento alle composizioni di tanti e tali nomi da parte di Ferruccio Spinetti nel suo Arie, un album voluto con musicisti di grande empatia con le idee Blue del bravo contrabbassista, sfumate, organiche, precise nella lettura e soprattutto nell’interpretazione, fatto niente affatto scontato quando ci si cimenta con pentagrammi già perfettamente delineati nelle esecuzioni originali.

Personalmente provo un’immediata simpatia per chi riconosce con atteggiamento naturale i propri padri/fratelli in musica, disegno non solo di cultura e di scelte estetiche ma anche di quella necessaria umiltà che spesso sfugge a chi fa musica e che invece, secondo la mia opinione, è punto fermo d’un traguardo raggiunto, di un atteggiamento positivo e propositivo che è radice essenziale nella definizione di un proprio pensiero, quid sostanziale che sicuramente non difetta allo Spinetti, il quale indica con precisione la libertà emotiva con la quale intende rileggere brani di tanti nostri jazzisti, tra i quali Enrico Rava, Bruno Tommaso, Rita Marcotulli, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Enrico Zanisi, Paolino Dalla Porta e l’indimenticabile Luca Flores (per quest’ultimo plauso particolare: grazie Ferruccio!).

Mi sento di esprimere un gradimento particolare per l’affabile The Look in your Eyes di Pieranunzi, condotto in modo fluido dall’inventiva del contrabbasso di Spinetti, dalla raffinatezza del piano di Giovanni Ceccarelli, dall’estro del drumming di Jeff Ballard e dalla bella voce di Elena Romano, pronta e coinvolta per il Misterioso della song Aria di Fresu e per il magnifico passo overdrive di Meteores.

Un Arie con tutto il Pathos possibile, come nel luminoso vespertino Vagabondi delle Stelle a firma di Rita Marcotulli, chiosa essenziale di un album dalle sfumature contemporanee disegnate da un sincero senso dell’emozione, della giusta misura e del buon gusto.

Fabrizio Ciccarelli       

Elena Romano, voce

Giovanni Ceccarelli, pianoforte

Ferruccio Spinetti, contrabbasso

Jeff Ballard, batteria

guest

Rita Marcotulli, pianoforte

01 The River Song (Picco/Romano)

02 The Look in your eyes (Pieranunzi/Romano)

03 There is no truth (Zanisi/Romano)

04 Crepuscolo (Alessandro Giachero)

05 Ossessivostinato (Bruno Tommaso)

06 December (Spinetti/Romano)

07 Aria (Rava/Servillo)

08 Intro Drum (Ballard)

09 Fausto (Spinetti)

10 Meteores (Ceccarelli)

11 Passato futuro (Ceccarelli/Spinetti/Romano)

12 Lullaby for Ugo (Dalla Porta)

13 Vagabondi delle stelle (Marcotulli)

14 Un altro se stesso (Fresu/Romano)

15 Versilia (Luca Flores)

# in ascolto su: https://music.youtube.com/watch?v=6_oK7HvqeJU&list=OLAK5uy_kAWuT1nBXCsAy1jeRUl4sk2rbc_-UmUXQ

 

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