Vincenzo Greco, Battiato. Una ricostruzione sistematica. Percorsi di ascolto consapevole, Arcana Edizioni 2024
Nascere, Divenire e ascoltare il Silenzio: la purificazione spirituale nella musica di Franco Battiato
Il Sistema filosofico di Franco Battiato per esser ben inteso ha necessità d’esser scomposto ed analizzato nella visione sistematica di ogni Oggetto abbia trattato: da questa premessa parte l’Autore e, vista la natura del pensiero dell’artista di Ionia, appare forse la più corretta per definire le sue interpretazioni della realtà, della sua vita, della sua Weltanschauung in altre parole, sempre contro l’idiozia virtuale, esautorata dalla sua fisiognomica del Divenire.
Dividere il Sistema Battiato in capitoli tematici con, alla fine d’ognuno, un coerente suggerimento all’ascolto su Spotify, è un metodo che restituisce alla sua Arte l’essenza più profonda, l’Universo dei giudizi, delle visioni pittoriche dei suoi testi a pastiche linguistico, dell’eterogeneità degli stili letterari e musicali, della singolare poliedricità degli arrangiamenti dal periodo di protesta a quello dello sperimentalismo rumorista, dal pop rivisitato fino alla nuova concezione della forma-canzone, al nuovo cantautoriale ricco di nuovi arrangiamenti, di nuove suggestioni per la Classica, l’Elettronica, le sonorità medio-orientali.
E’ molto attento lo sguardo dell’Autore alle collaborazioni col filosofo Manlio Sgalambro (assieme al quale ideò un concept album incentrato sul pensatore rinascimentale Bernardino Telesio, esattamente in armonia con l’idea che lo studio della Natura debba abbandonare considerazioni metafisiche pur nell’ambito dei “principi primi” in animo al panteismo presocratico e platonico) e le oniriche divagazioni sul buddismo tibetano: «Assenza di tempo e di spazio / Nulla si crea, tutto si trasforma (...) La vita non finisce / È come il sogno / La nascita è come il risveglio / Finché non saremo liberi / Torneremo ancora.» (da “Torneremo ancora”, 2019).
Nel caleidoscopio misteriosofico, ascetico, progressivo, magnetico, anarcoide, colto e raffinato di Battiato passi di Pathos esoterico, mistico, citazionista, polemico contro la società dei consumi, secondo un ritmo New Wave, etnico, minimalista, intimo, come in La Cura, E ti vengo a cercare, Voglio vederti danzare, Prospettiva Nevski, Povera Patria, La stagione dell’amore, a testimoniare una personalità complessa e incline ad uno Spleen trascendente nella convinzione che «Tutti noi siamo esseri spirituali in cammino verso la liberazione. La trasmigrazione delle anime in transito verso la purificazione chiama ognuno a spostare la propria attenzione verso cieli nuovi e terre nuove, piani spirituali che sono dimore di molteplici stati di coscienza e che ogni essere raggiunge in base al proprio grado di evoluzione interiore», come ebbe a dire Juri Camisasca coautore del brano-testamento del 2019 con la Royal Philarmonic Orchestra. La musica per l’artista siciliano era divenuta Voce del sapere attraverso onde dell'Universo da percorrere: «Niente è come sembra niente è come appare. Perché niente è reale». Saper ascoltare il Silenzio, purificarsi dalle energie negative: l’unica Verità.
Vincenzo Greco, filosofo del diritto e musicista, autore di un album di cover a lui dedicate, tiene quanto mai a prendere col dovuto sospetto i numerosi omaggi da parte dei mass media, nel ragionevole dubbio che “possa crearsi un interesse solo di tipo commerciale e aneddotico…che escluda di approfondire come si deve il lato spirituale dell’opera di Battiato, dove abbiamo visto risiedere il suo messaggio ultimo”. Come non essere d’accordo?
Fabrizio Ciccarelli
Vincenzo Greco, Battiato. Una ricostruzione sistematica. Percorsi di ascolto consapevole, Arcana Edizioni 2024, pp. 172, 15 euro