la fine di un mito -cd Karajan:l'oro al prezzo del cartone

LA FINE DI UN MITO

L’oro al prezzo del cartone 

Primo Gennaio 1979: Concerto di Capodanno da Vienna: dirige, in una delle sue ultime apparizioni Willi Boskovsky, celebre primo violino dei Wiener Philharmoniker, dal dopoguerra. Grande tradizione, suono meraviglioso, interpretazione inossidabile, pur se un pochino “da cartolina”. Pochi mesi dopo, siamo in Estate; ecco venire fuori freschi freschi, i 2 Lp celesti Decca, Digital Recording. Ora essi sono divenuti oggetto da collezione e, se non si è abili, li si può pagare molte decine di Euro, e più ancora, in casi estremi. 

Ma, 1979: il supporto LP ha gli anni contati e il Digital Recording è un tentativo certo di successo, particolarmente sotto Brand Decca (e, in tono minore, Rca/Sony). 

Primavera 1980: La Deutsche Grammophone, terribile e temibile rivale tedesca della supremazia britannica, dà alle stampe un’edizione Digitale del mozartiano “Flauto Magico” diretto da Von Karajan, che inaugura la “Stagione” Digitale del marchio con la grande benda gialla. 

Già Limitatamente a questi 2 titoli, il verdetto è largamente favorevole all’Album di Boskovsky, sia dal punto di vista fonico e timbrico, come da quello Artistico e Interpretativo. Il grosso guaio del cofanetto di Karajan è, in primis, un Cast vocale male assortito e mal registrato, pure se di cantanti relativamente giovani, e poi la registrazione freddiccia e asciutta si riverbera anche sulla prodigiosa orchestra dei Berliner Philharmoniker…sempre in barba al Principio della Limpida Trasparenza. 

Passano 2/3 anni: ed ecco uscire i primi Cd, Germania in testa. Ci fu una estenuante diatriba tra i favorevoli e gli oppositori al nuovo supporto. I primi lodavano appunto un nuovo vertice di nitore e trasparenza dell’etichetta Gialla: gli altri (me incluso) notavano una secchezza timbrica fastidiosa e innaturale, per non toccare il tasto delle voci, lontanissimo dalle realtà dal vivo. 

Più prudenti (e un pizzico perfidi) gli Inglesi...pazientano altri 2/3 anni e solo tra il 2005 e il 2006 escono i primi Cd Decca che ripropongono i nastri di 5/6 anni prima. La riproduzione è nettamente superiore, sia sul fronte strumentale che in quello vocale: i “puristi assoluti”, o i nostalgici incurabili del suono da LP, potrebbero appuntare che questi primi CD Decca fossero un po’ più frigidi degli Lp, con alcune ragioni. Sta di fatto che il “gap” tra brand londinese e brand berlinese sul cd, agli inizi, è molto consistente.

In mezzo (parliamo sempre di Europa e di Classica a 360 gradi), un’ottima alternativa sono i prodotti del marchio Philips, olandese, che guarda a Londra...limpidezza senza freddezza. 

Passano alcuni anni. Entriamo negli anni 90, ahimè segnati da tre gravi lutti tra i direttori di orchestra: 1989 Von Karajan, 1990 Bernstein,  il ritiro di Klaus Tennstedt nel 1994 (morto a Gennaio 1998). 

Nel Secondo Decennio, anni 90, bisogna dire che migliora ulteriormente la qualità delle registrazioni dei tre grandi Brand Europei: ne trae beneficio il cd, con gli anni anche con le ristampe dei grandi classici degli anni 40/70: resta sempre, a mio avviso il primato della casa londinese. Ma ci sono ottimi nastri Philips in questo decennio, e migliora la timbrica del brand berlinese. 

Ma, ahimè, già dall’ultimo decennio del 20mo secolo si pone un problema, enorme. Detto in poche parole, “il Ricambio”, tanto per i maestri sul podio, quanto per i singoli artisti, strumentisti o cantanti che siano. 

Sarebbe facile dire che dopo Karajan, Bernstein e Tennstedt non ci sta più nulla, il vuoto. Ma non è vero...cioè...è vero in parte: ci sono ottimi direttori come Mehta, Muti, Giulini, Baremboim, Abbado (caso a sé, di livello assoluto, l’ultimo Boulez). Mancano da allora le personalità veramente carismatiche...in tutti i settori. 

Vale anche nel canto, come negli strumenti. Le “meteore” non si contano, massimo 3 o 4 anni e siamo al tramonto: generazioni di buoni professionisti sono state ingoiate dal sistema. Tolta la curiosità, la “pruderie” del momento, riascoltati/e oggi, nel migliore dei casi sono buoni/e e volenterosi/e esecutori/trici. Ma di intenso e profondo, a me non lasciano nulla. 

Torniamo al Cd. Ventunesimo Secolo. Oramai la tecnologia, dopo quasi 20 anni, è collaudatissima...e che accade? “Beati i Monocoli nella Terra dei Ciechi”: ovvero, dal momento che di Vere Star ne circolano con il contagocce, che si fa? Ma ovvio...Ristampe...Ristampe...Ristampe à gogo!: Cofanetti di 15, poi 20, 30, 50 fino anche a oltre 100 CD! Fiumi di “Opere Omnie” del tale direttore, della tale Cantante, del tale pianista ecc.ecc. 

A prezzi abbattuti, già 20 anni fa, i primi grossi box stavano tra i 6/7 Euro a Cd, 2004/2005: poi si scende; 5/6, e ancora, 4/5 a cd...assolutamente Ottime/Eccellenti rimasterizzazioni, vertice delle possibilità tecnologiche dal supporto tra il 2010 e il 2015. Scaduti i Diritti, certi box arrivano a 1/1.50 Euro per confezioni da 12/15 cd “storici”, di alto livello. 

Già 20 anni fa il Cd a Prezzo Pieno tra i 15 e i 20 Euro era quasi invendibile...e il panorama semidesertico! Paradosso dei paradossi: quando siamo al vertice assoluto del supporto, proprio tra il 2010 e il 2015, un solo esempio tra migliaia, la ristampa NPU (Non Plus Ultra) del Ring Wagneriano di Solti, già ottimamente ristampato 10 anni prima(1958/1964: notare gli anni!) o del Ring Wagneriano di Von Karajan (meno ottimamente ristampato!1965/1969), che ora compatibilmente con la tecnica e la timbrica della casa berlinese (che mi ha sempre lasciato perplesso), anche esso è divenuto, nel suo genere un altro NPU! 

Gli ultimi tentativi, diciamo di una certa consistenza, fossero anche ristampe, pur se ottime, datano al 2015/16. Ma è il “canto del cigno”. Dai mega cofanettoni si estrapolano un gruppo di “evergreen”, li metti a prezzo medio (10/12 Euro) o basso (5/6) Euro...e tiri a campare. 

Ma, da almeno 10 anni, in alcuni casi 20, il grande pubblico è perso dietro Internet e altri Canali. Oggi, armandosi di pazienza, e competenza, nei Mercatini si possono incrociare offerte a prezzi prodigiosi (se preferite “ultradepressi, da disperati”).  Ovviamente di grandi marchi ci sta poco; ma con pazienza, saltano fuori cose assurde: Solo un esempio, di 3 giorni fa, a Roma. In un Mercatino un Cofanetto della Etichetta Gialla: 37 CD Karajan, tutto il Repertorio Sinfonico degli anni 70 (Beethoven, Mozart, Brahms, Schubert, Schuman, Mahler, Bruckner, Tchaikovsky et al.), Ristampa 2006 eccellente. Lo comperai a poco più di 100 Euro. In ottimo stato: 18 Euro! Al consegnatario la Metà! 

La Nona di Beethoven di Karajan, per l’acquirente, a meno di Mezzo caffè!

Per il Consegnatario, 1 mandarino, non grande! “Oh Tempora!!!”. 

Domenico Maria Morace.

 

 

 

 

 

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