Elena Somarè
Aliento
Autoprodotto 2018
Si dirà: perché il fischio melodico? L’intelligente e colta osservazione di Valentino Zeichen, finissimo intellettuale scomparso due anni fa (“In principio fu il Signore,solista della creazione,che musicò universo e col fiato residuo animò l’uomo. Zefiro ne copiò invano il sibilo,ma solo il fischio umano sarebbe stato la verosimile imitazione del soffio divino”) introduce la questione risolvendo in toto il Perché dell’uso di questo naturale strumento primordiale, proprio perché naturale e proprio perché primordiale, o arcaico, se si preferisce, primigenio, fautore di profondi scavi emotivi al grado zero (Le degré zéro , come da lezione magistrale di Roland Barthes, o “il tempo ritrovato” di Marcel Proust o l’Allegria di Naufragi di Giuseppe Ungaretti).
Di getto ascolto e di getto scrivo sull’Aliento, il Respiro dell’artista della quale si è avvalso anche il regista premio Oscar, Paolo Sorrentino, invitandola a fischiare dei motivetti swing anni ’30 e ’40 nel suo ultimo “Loro” (tra gli altri,Toni Servillo, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Bentivoglio, Iaia Forte, Roberto Herlitzka) e Valeria Golino per “Euforia”( con Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari). Per inciso, Evviva il Cinema Italiano!
Il naturale aerofono di Elena Somarè, fotografa, musicista e videomaker, è legato alla Storia quale Corpo di un Linguaggio vitale e riflessivo, artigiano alla ricerca di uno Stile naturale nel Silenzio di tanti Stili contemporanei perduti e francamente inutili.
E, se è vero che ricercare significa sperimentare alla luce dei Ricordi e soprattutto alla luce delle Utopie che creano le premesse per ogni Futuro dell’Arte, allora dobbiamo dedurre che tale naturale instrumentum sia molto di più che una curiosità da tradurre in letture di splendidi brani del repertorio sudamericano e di quello barocco, nobile e meno codificato da stantie miopie accademiche, nei Passi esecutivi di Lincoln Almada all’arpa paraguaiana, di Evangelina Mascari alla Tiorba ed alla chitarra barocca e Diana Fazzini alla Viola da gamba ed al Violone, Voci di Poesie perdute nel Tempo e nelle Tempra pianistica di Gianluca Massetti e ritrovate nella piacevolezza di Trame semplici e avvolgenti, e tanto più Avvolgenti quanto più Semplici.
Che la Ricerca debba compiersi dall’Inizio di un Epos e di un Ethos troppo in fretta posti nel Letto impuro della Dimenticanza? Sì certamente, a mio avviso.
Come non commuoversi per il Tango crepuscolare di Por una cabeza e nei Notturni benarensi di El dia que mie quieras del sognatore Carlos Gardel, nella travolgente Lirica della “danza della sensualità e dell’irrequietezza” del Libertango di Astor Piazzola, nel Divenire roseo della tradizionale venezuelana Pajarillo Verde, nell’Ode all’Emozione di Graçias a la Vida della carissima pasionaria Violeta Parra? Come non cogliere l’entusiasmo del Tico Tico di Zequinha De Abreu o la bellissima popolare melodia de saudade di Manha de Carnaval di Luiz Bonfà, eclettico chitarrista e compositore al fianco di Stan Getz, Quincy Jones e Frank Sinatra?
L’emozione di una Musica è in ciò che evoca nel nostro personale Inconcreto, nelle Memorie che lascia rinascere, nei Ricordi di ciò che siamo stati assieme al mondo, alle persone, alle letture e agli ascolti che ci hanno atteso ed accompagnato fino ad esser quel che siamo: questa, forse, l’Essenza spirituale che anima (e dà anima) all’Aliento, alito di Vita e piacevoli intensi colloqui con Attimi di calda e soffusa leggerezza.
Un piacevole intenso colloquio verso Attimi di calda e soffusa leggerezza, Tempo ne sia o Tempo ne resti.
Fabrizio Ciccarelli
Elena Somaré, fischio melodico
Diana Fazzini, viola da gamba
Evangelina Mascardi, tiorba e chitarra barocca
Lincoln Almada, arpa paraguaiana e percussioni
Gianluca Massetti, pianoforte
01 Por una cabeza
02 Libertango
03 El dia que me quieras
04 Parajarillo verde
05 Rosa
06 Dos gardenias
07 Gracias a la vida
08 Tico tico
09 Todo cambia
10 Desde el alma
11 El firulete
12 Manha de carneval
13 Pampa lirima