gary burton- the new quartet

 

Gary Burton, The New Quartet, vinile ECM 2023

E’ questo un disco del 1973 ristampato in ottimo doppio vinile dalla ECM: si faccia caso all’anno della prima pubblicazione perché dice molto sulla natura delle scelte musicali del vibrafonista, in un periodo in cui  molto si stava innovando (in tutti i generi musicali, fatta eccezione per la Lirica ed in parte per la Classica) con un entusiasmo ed un’originalità che non trova confronti in alcun periodo che io ricordi.

Come quasi tutti quelli che frequentavano il jazz nei primi anni 70 Burton occhieggiava al rock ed al funky (come in Open Your Eyes, You Can Fly e in Tying Up Loose Ends) pur non lasciando mai il sound magnetico delle Blue Notes (come nella magnifica ballad Coral , nella crepuscolare Olhos de Gato e nel flou sudamericano di Mallet Man), e non per un fatto di mercato ma per una scelta di cuore che avrebbe, per lui e per i suoi tanti colleghi e sodali, davvero cambiato il modo d’intendere il jazz e fornito nuove informazioni alla nascente Progressive Music, a partire dagli Emerson, Lake and Palmer e dai primi LP dei King Krimson, dei Nice, dei Soft Machine e dei Nucleus.    

Non a caso egli scritturò un chitarrista come Mick Goodrick, cultore di generi anche distanti dal jazz e che avrebbe trovato gran fortuna con lo Smooth, pur restando l’insegnante di Bill Frisell, Julian Lage, John Scofield e Mike Stern (!!!), il seicordista della Liberation Orchestra di Charlie Haden ed il compagno di scena di Pat Metheny per più di dieci anni (celebre il loro duo al Montreux Jazz Festival nel 2005) e di Wolfgang Muthspiel nel “Live at the jazz standars” del 2010 ( Material Records).    Abraham Laboriel al contrabbasso ed Harry Blazer alla batteria chiudono il quartetto; il primo molto famoso e gettonato per numerosi live, abile nelle varie sfumature del Jazz di contaminazione, il secondo tra i più versatili (da Diana Ross a Freddie Hubbard, Lee Ritenour, Gary Burton ed Ernie Watts).

Al di là delle sue performance a venire con Chick Corea che ebbero grandissimo successo di pubblico, Burton è e resta uno dei grandi maestri del vibrafono, strumento che ebbe visibilità e successo a partire dalle eleganti prove di Red Norvo, Lionel Hampton e Milt Jackson, inventore con John Lewis del neoclassicismo del Modern Jazz Quartet: un innovatore attentissimo alle risonanze metalliche controllate nella loro velocità e nel loro effetto “tremolo”, tre ottave nobilitate dalle note blu in particolare dagli anni 50 ai 90, alle quali il musicista americano diede nuovo impulso tecnico, imitato da parecchi strumentisti dediti alla Fusion, un vero e proprio Totem anche nel campo dell’insegnamento musicale.  Alla soglia delle sue 80 primavere, più che giusto che questo doppio album faccia parte della serie “Luminessence” dell’ECM, dedicata alla ristampa in vinile di LP storici da non dimenticare.

Fabrizio Ciccarelli

Gary Burton, vibrafono; Michael Goodrick, chitarra; Abraham Laboriel, contrabbasso; Harry Blazer, batteria

Lato A

Open Your Eyes, You Can Fly

Coral

Tying Up Loose Ends

Brownout      

Lato B

Olhos De Gato

Mallet Man

Four Or Less

Nonsequence

# in ascolto su: https://open.spotify.com/album/7B2F04agl3zrJ2pGsKLiAt

 

 

 

 

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