Primavera Quartet - Replace

 

Emanuele Primavera Quartet

Replace

AlfaMusic 2015

Forse l’idea centrale di questa prima esposizione discografica è quella che il concetto di Tempo storico, in Musica, sia un dato del tutto relativo, quasi una contraddizione inaccettabile per composizioni che vogliano uscire da ogni pragmatismo esasperato tanto quanto da un futuro ossessionato dal “risultato certo” in termini stilistici.

 

Emanuele Primavera riteniamo evidenzi quanto la qualità delle sue decisioni non sia mai nella rassegnazione della pazienza quanto piuttosto nel “ritardo” che vuole disegnare un linguaggio eversivo dal mainstream un po’ noioso che tutti subiamo da troppo tempo.

Non che manchino i riferimenti culturali (ECM, Zawinul, Davis, Jarrett, Mingus), essendo questi parte concreta dell’ultima generazione di bravi musicisti che l’Italia (e l’Europa) ha espresso con voce fin troppo flebile, ma la convinzione è che non corra l’obbligo di rivolgersi ad ascoltatori “maniacali” e che necessario sia, invece, intersecare l’esposizione con la conversazione.

Il Sound del Quartetto è dizione di un Ludus inevitabilmente ambiguo, un serissimo gioco della forma intuito sull’orlo del Significato, accostando l’intelligente connubio Wes Montgomery-Bill Frisell (“Kamuth”) ad esplorazioni elettroniche minimaliste di grande impatto emotivo (l’excursus iniziale di “Deep Nearness”) o a evoluzioni cromatiche di assoluto e candido spiritualismo (“Beco”), in cui ritrarre un onirico contrappunto tra il lirismo di Bill Evans (reso da Seby Burgio al piano) e la tenue forza del rock più magnetico (Fabrizio Brusca alla chitarra).

Scompaiono così ideali fragili e vengono fuse esperienze jazzistiche che oggi chiameremmo interattive, senza mai perdere l’equilibrata consapevolezza di quanto l’Arte sia la trascrizione del Momento in termini mai indecifrabili, che tengano conto del Passato all’interno di una Visione del Futuro del tutto intuitiva.

Fabrizio Ciccarelli 

Fabrizio Brusca, chitarra

Seby Burgio, pianoforte

Carmelo Venuto, contrabbasso

Emanuele Primavera, batteria e composizione (eccetto 4, di J.Henderson) 

  1. Deep Nearness
  2. Beco
  3. Clara
  4. Serenity
  5. Kamuth
  6. Replace
  7. A Distant Outpost
  8. Say Cheese

 

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