daniele ciuffreda organ trio feat fabrizio bosso- out on the ninth day

Daniele Ciuffreda Organ Trio Feat. Fabrizio Bosso, Out on the ninth day, Abeat Records 2018

Out on the Ninth Day. Il Nome di una Storia. A parlarne è stato lo stesso Daniele Ciuffreda: “Nel 2015 dopo nove giorni passati in ospedale, all’improvviso mi è venuta in mente la prima frase del tema di questo brano. Fin da subito ho creduto che avesse qualcosa di speciale e così ho provato a svilupparla con l’idea che potesse vagamente ricordare le composizione di Bobby Timmons che hanno un forte legame con la Church Music.Il risultato mi ha convinto a tal punto da decidere di usarla come titolo del disco." 

Nel clima disinvolto del mainstream anni 60 (Bobby Timmons docet, splendido Maestro da non dimenticare mai) Daniele Ciuffreda, chitarrista bravo e determinato, fa del talento virtù e si muove nel ricordo delle dinamiche e del “bello stile” graditissimo al popolo del jazz che è stato rampa di lancio dell’Incredible Jimmy Smith, patron stilistico dell’Hammond B3, e di un fenomeno, tutto sommato singolare, che riguardò l’impiego della tastiera fino a quel tempo pressoché confinata nell’ambito del Gospel e del Blues.

Piuttosto originale (e in questo caso, “azzeccato”) che un chitarrista scelga la forma del Trio con Organo praticando le Parole storiche delle Blue Notes in paesaggi armonici molto gradevoli, integrati in fluido con le propulsioni ritmiche della propria Sei Corde (che bella chitarra!) e della batteria di Daniele Pavignano.

Da Ed Lincoln e Fats Waller (tempi che furono) a Joe Zawinul ed Herbie Hancock (cronistorie più attuali) e Don Pullen e Sun Ra (modernismo transumante nel necessario Ostico del Free) l’Organo ha dato esempi di come trasformare il Classico in fior di capolavori per quel tanto di lirico e visionario che risiede nel morbido Swing della sua Essenza strumentale.

Il tastierista Alberto Marsico dimostra tutto ciò con ottima chiarezza coniugando i propri registri col fraseggio piacevole e brillante, ironico ed extra-jazz, della magnifica tromba di Fabrizio Bosso (Out on the Ninth Day, una composizione briosa e trascinante che sarebbe piaciuta ad Art Blakey) o col variegato fraseggio delle giustissime timbriche del chitarrista piemontese en élégant hommage per Wes Montgomery, Jim Hall, Barney Kessel e Herb Ellis (Second Ride), che colorano di Blue le metamorfosi elegiache nell’abbraccio affettuoso di Arep o nell’elegante compostezza di Steppin’ Out, Incipit fluido e solare dell’Intelletto di un album che piace anche per la seduzione di un fascino rétro che fa bella figura di sé e che lascia in noi conversazioni gradite e garbate, sensazioni positive come quelle che si provano nell’incontro con una persona di qualità dai modi amabili e gentili.  

Fabrizio Ciccarelli

Daniele Ciuffreda (chitarra, composizione) 
Alberto Marsico (organo)
Daniele Pavignano (batteria)
Fabrizio Bosso (tp #5,7)
 

1.Steppin’ Out
2.
Brownies For Two
3. Rainy Mornings
4. Something To Be Happy About
5. Out On The Ninth Day
6. Second Ride
7. Arep
8. Minorando

               

 


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