rosanna de ecclesiis, xennial

Rosanna De Ecclesiis, Xennial, Alfa Music 2022

Cercavo le parole per iniziare questa recensione: un album dall’immagine intrigante, una tracklist che incuriosisce (brani originali che sempre determinano il giudizio sull’autore dal momento che ne svelano l’ego più vero, ed evergreen che, diciamo la verità, colpiscono l’attenzione di chi – se vero ascoltatore di Musica – prima di udire, guarda.)

A dir il vero, quando ricevo un cd con voce solista tendo ad arricciare un po’ il naso, mi ritraggo quasi spontaneamente, dubito a priori, insomma mi preoccupo perché, come ogni jazzofilo sa, la voce è lo strumento più difficile. L’emozione più profonda, parafrasando (con amore) l’immensità di Billie Holiday e di Chet Baker.

Poi, ovviamente attratto dai nomi di Jim Morrison, Roger Waters, Ray Manzarek, Richard Wright e Vito Di Modugno (un tastierista bravo ed eclettico), “sbollo” l’album e ascolto quel che non mi sarei aspettato d’ascoltare.

E ridico il vero: non amo particolarmente le voci a decibel alti, di testa, però amo chi sa interpretare e dire se stesso nel fraseggio, chi sa scegliere i pentagrammi originali, a maggior ragione chi sa scriverne d’originali, qualora essi siano di peso artistico e soprattutto arrangiati in modo coerente.

Allora mi accorgo che Rosanna De Ecclesiis in Xennial (diciamolo facile) è una cantante egregia che vocalizza bene e sceglie bene, prende a sé musicisti molto bravi, varia dal rock al jazz, dal funk al soul, ed i tratti solistici dei suoi strumentisti “volano” molto bene (elogio a Francesco Lomangino al sax) sul tappeto brioso e solare del Di Modugno al Fender Rhodes (che tastiera meravigliosa….ma sarà un caso che quel gran Ray Manzarek dei Doors venga ricordato nel capolavoro d’ art de la décadence “Light My Fire”?), ben accompagnano il Pathos della vocalist pugliese che intende bene in Italiano quanto in Inglese.

Scegliamo, perché i lettori ce lo chiedono sempre e perché riteniamo giusto farlo: una brillante “The Mission” (new jazz e soul sugli scudi), la personalissima rilettura new age della psichedelia Pink Floyd di “”Us and Them (110 e lode nel rock progressivo del 1973 nel chef-d'œuvre “The Dark Side of the Moon”: c’è bisogno di dire altro?), l’incipit del disco “Fortune”, un’esperienza riteniamo fortemente autobiografica della quale piacerebbe dialogare con Rosanna…chissà, un giorno…

Ne consigliamo l’ascolto sulle maggiori piattaforme, ne vale la pena.

Fabrizio Ciccarelli   

Rosanna D’Ecclesiis –  vocals, background vocals

Vito Di Modugno  – Rhodes, Hammond organ, piano

Nico Grimaldi  – drums

Antonio Grimaldi  – doublebass, bass

Francesco Lomangino  – saxophones

Tracklist

Fortune  – 3:30 (Rosanna D’Ecclesiis)

Light My Fire –  7:13 (John Densmore, Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek)

Memories Of My Mind –  06:23 (Vito Di Modugno)

New Country 04:20 (Rosanna D’Ecclesiis)

The Time 05:27 (Rosanna D’Ecclesiis)

Quelli Che 04:20 (Rosanna D’Ecclesiis)

The Mission 05:20 (Rosanna D’Ecclesiis)

Ugo 04:30 (Rosanna D’Ecclesiis)

Us and Them 11:24 (Richard William Wright, George Roger Waters)

The Mission radio edit 04:12 (Rosanna D’Ecclesiis)

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