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Max Ferri Trio, Message, Ultra Sound Records 2021

Attraversare le atmosfere acide del jazz rock tra fine 900 e metà 2000 da parte del chitarrista Max Ferri significa soprattutto interagire col martellante e ruggente drumming di Giorgio Di Tullio e le immagini cromatiche di musicisti abili all’approccio acido e psichedelico che caratterizza Message, album che induce chi ascolta a stranianti atmosfere finanche Prog a fronte delle quali non si può rimanere inerti.

Nel disco gli abbaglianti  magneti del chitarrista vengono resi sapidi dal sax mordente di Marco Scipone (Freud), da atmosfere new age tinte dall’ assoluta fermezza di screziature armoniche complesse che evitano situazioni banalmente soft (l’onirica notturna Dance of the Spirit e l’avvolgente lirica di Mind Trip), concentrandosi in plateau fusion spaziosi dal portamento aspro e sintetico nei nove brani ad effetto continuo di ripetizioni e variazioni che variano fra poderose qualità contemporanee levigate da una forza espressiva decisa e straniante nelle rivisitazioni di Inner Urge dell’eccellente sassofonista Joe Henderson (title track di un ottimo Blue Note del 1966, con McCoy Tyner al piano, Bob Cranshaw al contrabbasso ed Elvin Jones alla batteria!) e del sound ispirato di Yes Or Not di Wayne Shorter (quinta traccia del celeberrimo “JuJu”, Blue Note del 1964, album di riferimento per l’hard bop con Tyner, Jones e Reggie Workman al contrabbasso).

Una riflessione a parte per la lettura dell’indimenticabile Third Stone From The Sun di Jimi Hendrix (tratta da Are You Experienced del 1967, uno dei primi esempi di fusione di generi musicali diversi, il primo LP del genio di Seattle): un omaggio che dice moltissimo dell’estetica del Ferri, della sua sensibilità musicale, della sua cultura eclettica ed intrigante.

Se capita dalle vostre parti, andate ad ascoltare il Max Ferri Trio, non avrete modo di pentirvene.

Fabrizio Ciccarelli

Max Ferri: El. Guitar, composition except 2, 6, 9

William Nicastro: El. Bass

Giorgio Di Tullio: Drum

Special Guest:

Marco Scipione: Tenor Saxophone

Nicolò Fragile: Keyboards

Tullio Ricci: Tenor Saxophone

 

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