International Jazz Day, 30.4.2023 

L’International Jazz Day non è solo una celebrazione delle blue notes nelle loro molteplici varianti stilistiche ma soprattutto un’iniziativa volta a promuovere la pace e la condivisione; patrocinata dall’UNESCO e organizzata da Herbie Hancock quest’anno consta di16 performance, momenti musicali, diciamolo chiaramente, non omogenei per riuscita ma che hanno la prerogativa d’intersecare varianti multietniche dai vari continenti, sostenute dagli intellettuali sia americani che europei più liberal e attenti alle evoluzioni non solo dello stile ma anche alle aperture ideologiche più sentite dal mondo democratico.

Hancock anche stavolta ha fatto un lavoro importante, ha selezionato ed invitato artisti noti e meno noti, ha coordinato l’evento con attenzione e curato la tracklist discorrendo, tra un video e l’altro, dei motivi storici che hanno spinto a dar vita ad un palcoscenico il più ampio possibile, al di là di categorie estetiche che non hanno mai necessità di esistere, perché la Musica è Musica, e nulla vieta a nessuno di immaginare canoni diversi, com’è appunto nello spirito del Jazz.

L’International Jazz Day è stato sostenuto dovunque, anche in Italia, con manifestazioni popolari che hanno visto la partecipazione di alcuni fra i nostri migliori strumentisti e molte radio hanno trasmesso programmi ad hoc – naturalmente, e non ci aspettavamo nulla di diverso – l’emittente di stato e tutti i network commerciali hanno del tutto ignorato l’iniziativa.

La diretta è andata in streaming privato per gli addetti ai lavori il 30 aprile ed oggi, finalmente, è possibile ascoltarla e vederla su Youtube, con una resa se non audiofila almeno più che soddisfacente, soprattutto collegando il proprio pc (o la propria smart tv) a delle buone soundbar o, meglio ancora, al proprio stereo, equalizzando in particolar modo i medio-bassi e ammorbidendo le frequenze più alte, operazione abbastanza semplice.

Sceglieremo fra 16 performance quelle che a nostro avviso sono parse più convincenti, lasciando comunque al gusto dei nostri lettori ciò che considerare gradito o meno, ricordando che lo spirito dell’IJD oltrepassa il mero senso musicale per un orizzonte di pace e di rispetto per ogni cultura (quasi “ogni”, visto l’atteggiamento liberticida di qualche parte del pianeta, ove di “cultura” proprio non si può parlare).  

Secondo il nostro gusto personale consigliamo di ascoltare il Quintetto di Kurt Elling da New York in “A secret in three vieuws”, blues metropolitano in bop alterato dal sax sanguigno della bravissima Lakecia Benjamin (il suo solo vale l’ascolto del brano); la curiosità The Blue Notes China Jazz Orchestra nel capolavoro di Gershwin “Fascinating Rhythm” in gran spolvero swing (ben arrangiato, ma la vera sorpresa è il fenomeno jazz a Pechino, luogo di cure sinfoniche e pregevoli quintetti cameristici); l’intenso pathos magrebino vocale e strumentale di “Bull door” delle sette musiciste di Casablanca coordinate da Nelida Karr, un cantato in spagnolo che sa dell’Al Andalus evocato dai cromatismi delle chitarre - applauso incondizionato!; il Funk prodigioso di Marcus Miller e dei suoi (sentite che formazione: Christian McBride, Mike Stern, Russell Gunn, Donald Gunn, Donald Hayes, Anwar Marshall e Julian Pollack!) in “Jekyll and Hide”, un Funk colossale ai confini del Jazz Rock col magnifico bassista a dettar legge di tempi sincopati e acide strutture melodiche; la gentile “Almost like being in love” per l’elegantissima vocalità swing di Cyrille Aimée col suo ottimo trio;  il raffinato Hard Bop di segno modernissimo di “Footprints” del quintetto di Herbie Hancock (plauso particolare al talentuoso trombettista Ambrose Akinmusire); la frizzante storica bossa di Sergio Mendes “Mas que nada” della band di Marcos Ariel con Yuri Park alla voce (molto bene!) e  “Unhome” da Johannesburg per il lirismo dei medio-alti della pianista Thandi Ntuli: Sudafrica, terra di stupende armonie e di “marabi”, vamping di rara bellezza.

Fabrizio Ciccarelli

# in ascolto su https://www.youtube.com/watch?v=w5fpnf2htQo&t=199s

MPT Agency , Los Angeles, California, USA

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