
Il fuoco di Melpomene
Memoria di un genoma musicale
I miei rapporti con la musica risalgono a quando, sulla soglia dell’ingresso alle scuole elementari, i miei genitori decisero di avviarmi allo studio del pianoforte. In una prospettiva quasi ancora ottocentesca, impensabile per i bambini di adesso, decisero loro, e loro pure decisero lo strumento. Ricordo di un vago assenso dato in una sera d’estate degli anni Settanta mentre giocavo con i miei coetanei nella piazzetta che mi ha visto crescere. Non avevo però minimamente la consapevolezza di ciò a cui stavo andando incontro. Una maledetta benedizione o, meglio, una benedetta maledizione.